“L’erbario delle tisane depurative” - (A)

Iniziamo il viaggio attraverso la grande varietà di piante con il nostro “Erbario delle tisane depurative”, grazie al quale andremo ad avere un vero e proprio database utile e veloce da consultare per fini puramente informativi.

Alfalfa (Medicago sativa): Usata in medicina per oltre 1.500 anni, i Cinesi in passato la impiegavano per problemi digestivi e per stimolare l’appetito, mentre gli antichi indiani per trattamento di ulcere, problemi di artriti e urinari. Di questa pianta vengono utilizzate le foglie molto ricche di proteine, calcio e diversi gruppi di vitamine (A, B, C, D, E, K).

Alloro (Laurus nobilis): Le foglie di questa pianta venivano utilizzate per cucinare fin dai tempi degli antichi Greci, nella Cristianità simbolizza la resurrezione di Cristo oltre che il trionfo dell’umanità. I suoi molteplici utilizzi fanno si che si possono impiegare le foglie per fare saponi, aromatizzare alcuni tipi di vini o utilizzare la pianta stessa a semplici fini ornamentali. In campo erboristico gli infusi servono per alleviare problemi di cattiva digestione, raffreddore, influenza mentre per uso esterno si possono fare pediluvi in caso di eccessiva sudorazione dei piedi

Aloe (Aloe Vera): Pianta nativa dei Paesi dell’ Africa e dell’Est, predilige climi caldi per un’ottima crescita. Le foglie producono un gel (gel di aloe vera) il quale presenta diverse caratteristiche, emolienti per pelli scottate o alterazioni cutanee, disinfettanti per quanto concerne ferite esterne nonché viene utilizzato anche per disordini di stomaco, insonnia e tanti altri disturbi.

Aneto (Anethum graveolens): Tracce di questa pianta sono state ritrovate nella tomba di Amenothep II oltre che negli insediamenti degli antichi romani nelle zone della Gran Bretagna. I suoi impieghi sono diversi e vanno dall’efficacia che la pianta presenta per problematiche di aerofagia, inappetenza, ritenzione idrica e addirittura per la cura delle emorroidi.

Angelica (Angelica archangelica): La leggenda narra di un angelo che compariva in sogno e rivelava di come i poteri della pianta fossero utili per curare le piaghe della peste. In Cina il suo uso risale a centinaia di anni fa e i primi utilizzi si riferiscono alla cura di problemi femminili, quali mestruazioni anormali e menopausa. Di questa pianta vengono utilizzate le radici e le sue caratteristiche anti-infiammatorie la rendono utile anche per il trattamento di problemi cutanei.

Anice (Pimpinella anisum): Pianta nativa delle regioni mediterranee e del sud-est asiatico. Pianta utilizzata in vari campi che spaziano dalla cucina fino ad arrivare all’aromatizzazione di molti liquori. In campo erboristico, proprio grazie alla caratteristica antiparassitaria delle foglie, può essere utilizzata per trattare problemi digestivi, alleviare mal di denti fino ad arrivare a trovare il suo impiego nel campo dell’aroma-terapia.

Artichoke (Cynara scolymus L.): Molto popolare nella cucina dei Greci e dei Romani, continuò ad essere usata anche nel periodo Medievale fino ad essere una pianta comune negli orti dell’America coloniale. Si credeva inoltre fosse uno stimolante sessuale ma una delle sue qualità primarie era quella di essere un valido rimedio in caso di eccessiva ritenzione idrica. Recentemente questa pianta è tornata al centro dell’attenzione in quanto sembra che l’olio estratto dai suoi semi possa essere utilizzato per la produzione di biodisel.

Asparago (Asparagus officinalis): Nativa dell’Europa, del Nord America e della parte Ovest dell’Asia fin dalle epoche passate, proprio grazie al suo sapore delicato e alle proprietà diuretiche, venne usato come medicinale. Risultano ricette addirittura del periodo degli egizi e dei romani. Attualmente oltre all’uso culinario con svariate ricette vengono preparati degli infusi per le persone che presentano alcune problematiche di asma e artrite reumatoide.

Avena (Avena sativa): Potremmo dilungarci molto sulla storia e le caratteristiche di questa pianta ma focalizzandoci sugli svariati impieghi che essa trova in campo erboristico come ingrediente di molte tisane depurative possiamo dire che gli utilizzi vanno dalla preparazione di impacchi, alle lozioni rinfrescanti, a infusi per disturbi digestivi, ai casi nei quali vi è una scarsa secrezione di latte, fino a sfociare nel campo dell’estetica dove si preparano maschere per pelli arrossate o infiammate.