Aumentare l'efficacia delle tisane depurative per il sonno.

Cerchiamo di capire come le tisane depurative possano aiutarci a dormire meglio in quanto oggi per l’uomo moderno il buon sonno è un miraggio a causa di molteplici i fattori che “inquinano” il riposo. La definizione scientifica del sonno afferma che esso è “un’attenuazione, reversibile, naturale e periodica, della percezione dell’ambiente esterno”, ovvero è una perdita temporanea dello stato di coscienza. Si afferma inoltre che vi sono due tipi di sonno, quello vero e proprio e quello con i sogni, i quali si avvicendano con 4/5 cicli passando da un sonno leggero a un sonno sempre più profondo giungendo alla fase REM (rapid eye movement - movimenti rapidi degli occhi). Il tempo medio per addormentarsi è di circa 18 minuti e la media tipica di ore di sonno è di 8, ovviamente le necessità, le abitudini e i gusti variano da persona a persona. Resta comunque il fatto che il meccanismo del sonno è estremamente delicato e sensibile, soggetto quindi a molti stimoli disturbatori sia esterni che interni alle persone. Per ciò che riguarda l’insonnia anche qui se ne possono considerare di due tipi, un falsa, ovvero c’è una sensazione soggettiva di non dormire e la persona si sveglia come se avesse passato la notte in bianco e l’insonnia vera, caratterizzata dal fatto di svegliarsi troppo presto o non dormire per niente. In entrambi i casi i fattori possono essere causati da uno stato di ansia, angoscia, depressione e affaticamento ma anche l’alcool e il fumo possono contribuire a dormire male. Sempre consultando il nostro medico e parlarne con lui per cercare di risalire alla fonte del nostro malessere, possiamo, nel frattempo, attenuare e in alcuni casi eliminare tutti i disturbi che fino ad oggi ci impedivano di svegliarci la mattina freschi e riposati. Ci si può preparare una buona tazza di tisana, prima di andare a letto, la quale può sicuramente può contribuire a dormire meglio e a farci stare così molto più rilassati. Le principali piante che conciliano il sonno sono la camomilla, il tiglio, il luppolo, l’arancia, la malva, il biancospino e la valeriana. Si deve ricordare inoltre che anche la temperatura, il materasso, una cattiva digestione, l’eventuale luminosità della stanza (luce che passa attraverso le persiane) e rumori molesti devono essere tenuti in considerazione e cercare di essere risolti alla fonte (cambiando il materasso stesso, avere coperte più calde se la notte sentiamo freddo, etc…). E’ bene anche fare un bel bagno caldo dopo aver bevuto le tisane depurative per il sonno, anche 10 minuti sono sufficienti, così andremo a calmarci e a rilassarci maggiormente regalandoci un momento di pace e tranquillità.

Ricettario delle tisane depurative (Tisane per la digestione)

Ecco alcuni esempi di ricette per le nostre tisane depurative, digestive, drenanti, anticellulite, per la memoria, etc.

Tisane digestive (1)
Ingredienti:
Scorze di arancia, 1 pizzico di cannella
2 tazze d’acqua

Tempo di preparazione: 10 minuti
Dosaggio: 1 tazza prima del pasto

Preparazione (Infusione) Versare dell’acqua calda sulle scorze di arancia, copri il contenitore per 10 minuti successivamente filtrare e bere calda.


Tisane digestive (2)
Ingredienti:
Radici o semi di angelica (30 gr.)
1 litro d’acqua

Tempo di preparazione: 15 minuti
Dosaggio: 1 – 2 tazze al giorno, dopo i pasti

Preparazione (Decotto): Mettere le radici o i semi di Angelica in acqua e portare il contenitore coperto in ebollizione, successivamente lasciare riposare il contenuto per 15 minuti circa. Filtrare il decotto prima di bere.


Tisane digestive (3)
Ingredienti:
Foglie di basilico fresche (4/5)
1 litro d’acqua

Tempo di preparazione: 15 minuti
Dosaggio: 1 – 2 tazze al giorno, dopo i pasti

Preparazione (Decotto): Mettere le foglie di basilico in acqua e portare il contenitore coperto in ebollizione, successivamente lasciare riposare il contenuto per 10 minuti. Filtrare il decotto prima di bere.


“Le tisane depurative sono solo un esempio di come la natura si prende cura di noi, impariamo a rispettarla ed amarla”.

“L’erbario delle tisane depurative” - (B)

Continuiamo il viaggio attraverso la grande varietà di piante con il nostro “Erbario delle tisane depurative”, grazie al quale andremo ad avere un vero e proprio database utile e veloce da consultare per fini puramente informativi.

Bardana (Arctium lappa): Nativa delle regioni temperate è una pianta che è stata naturalizzata quasi ovunque grazie alle sue proprietà sia terapeutiche che culinarie. In cucina il suo uso era notevole durante il Medioevo mentre oggi la troviamo nei menù delle diete macrobiotiche in quanto le sue radici sono ricche di fibra. Nel campo della medicina è indicata per le cure disintossicanti, di depurazione per il sangue e quindi utile per i reumatismi, infine, grazie alla sua azione antibiotica, è molto valida per la cura di acne, psoriasi e dermatiti.

Basilico (Ocimum bacilicum): Il basilico ha una lunga storia in quanto in epoca romanica già si utilizzava nei casi di flatulenza, in Africa è stata usata per i vermi, in America i coloni la impiegavano per i mal di testa ed è considerata un’erba sacra in India. Ancora oggi è adottata per rimedi gastro-intestinali, crampi allo stomaco, dissenteria, vomito e, anche grazie alle sue proprietà antibatteriche, è molto buona per problematiche legate all’ acne.

Betonica (Stachys L.): Si compone di una classificazione di 300 specie. Questa pianta veniva utilizzata in maniera considerevole durante il Medioevo, specialmente in Inghilterra. In medicina le vengono riconosciute proprietà antibatteriche, antivirali, antisettiche, astringenti, diuretiche e vermifughe. Per uso esterno viene utilizzata per fare dei risciacqui agli occhi in caso di infezioni mentre per uso interno, tramite delle tisane, gli impieghi vanno da trattamento della febbre, diarrea e mal di gola.

Black Haw (Viburnum prunifolium): E’ una pianta del Nord America in particolare delle zone dell’Alabama e del Texas. Era molto utilizzata dagli schiavi negri ed in particolare dalle donne in quanto i suoi utilizzi spaziavano dai dolori mestruali, alle cure post-parto e per la menopausa. Proprio la presenza di acido salicilico la rende indicata oltre che per attenuare il dolore anche per le cure delle artriti.

Borragine (Borago officinalis): originaria della Siria, ma poi naturalizzata in altre regioni del Mediterraneo, si credeva che questa pianta servisse per svegliare gli spiriti. Della Borragine vengono utilizzate i fiori e le foglie ma dai suoi semi si estrae l’olio gamma 3 linoleico il quale viene utilizzato in diversi settori che spaziano dalle diete alla cosmesi fino ad arrivare nel campo della medicina. Le tisane depurative che vengono preparate andando ad utilizzare questa pianta sono indicate per la cura delle malattie della pelle, di depurazione del fegato e per alleviare la tosse. In commercio sono comunque in vendita le perle dell’olio di borragine, creme e gel.

“Le tisane depurative sono solo un esempio di come la natura si prende cura di noi, impariamo a rispettarla ed amarla”.

Ricettario delle tisane depurative (Tisane per dolori di stomaco)

Ecco alcuni esempi di ricette per le nostre tisane depurative, digestive, drenanti, anticellulite, per la memoria, etc.

Dolori di stomaco (1)

Ingredienti:
Foglie di menta piperita, macinate 15 gr.
2 tazze d'acqua

Tempo di preparazione: 5 – 20 minuti
Dosaggio: 1 – 2 tazze al giorno

Preparazione (Infusione) Versare dell’acqua bollente sulle foglie di menta piperita, copri il contenitore per 5 minuti (20 min. se si vuole una tisana dal sapore più forte), successivamente filtrare e bere calda.


Dolori di stomaco (2)

Ingredienti:
Foglie di Menta verde
2 tazze d'acqua

Tempo di preparazione: 15 minuti
Dosaggio: 1 – 2 tazze al giorno

Preparazione (Decotto): Mettere le foglie di Menta verde in acqua e portare il contenitore coperto in ebollizione, successivamente rimuovere il coperchio e lasciare freddare per 15 minuti circa. Filtrare il decotto prima di bere.


Dolori di stomaco (3)

Ingredienti:
Succo di 1/2 limone
1 tazza d'acqua

Tempo di preparazione: 5 minuti
Dosaggio: 1 - 2 tazze al giorno

Preparazione: Portare quasi ad ebolizzione l'equivalente di una tazza d'acqua e successivamente aggiungere il succo di limone. Consumare calda


“Le tisane depurative sono solo un esempio di come la natura si prende cura di noi, impariamo a rispettarla ed amarla”.

Tisane depurative. Ecco perchè fanno bene al nostro corpo.

Ai ritmi veloci della vita quotidiana, a pasti non propriamente sani, veloci ed incompleti, possiamo difenderci, scacciando le tossine dal nostro corpo, con l’aiuto di tisane depurative, le quali si attestano a pieno titolo come uno dei migliori rimedi naturali per combattere lo stress e calmare il nostro stomaco irritato. Elenchiamo di seguito le principali erbe e piante che presentano le caratteristiche migliori utili a raggiungere il nostro scopo:
Tiglio: pianta nota per le sue proprietà rilassanti.
Finocchio: oltre all’azione di ripulire il corpo dalle scorie è indicata per i gonfiori di stomaco ed intestino.
Camomilla: anche i fiori di camomilla contribuiscono alla pulizia delle tossine presenti nel nostro corpo.
Aloe: l’impiego di questa pianta dalle molteplici proprietà fungicide, antibatteriche, antiinfiammatorie è un valido contributo alla disintossicazione del nostro corpo.
Crescione: oltre ad essere utilizzata in varie pietanze, il crescione aiuta la disintossicazione del fumo.
Cicoria: stimola e depura il fegato.
Bardana: utilizzata per contrastare acne e irritazioni cutanee alla bardana vengono riconosciute anche proprietà digestive e quindi ideali per espellere tossine dal nostro corpo.
Tarassaco: o anche comunemente chiamata Dente di Leone è una delle piante più usate per la preparazione di infusi.

Pozione magica?
È bene dedicare a noi stessi almeno dieci minuti del nostro tempo, oltre quello impiegato per la preparazione che andremo a trattare prossimamente. Spegniamo radio o Tv, stendiamoci sul divano magari con un po’ di luce soffusa, chiudiamo gli occhi e sorseggiamo la nostra fumante tazza cercando di svuotare la nostra testa da pensieri e preoccupazioni e solo così andremo a potenziare gli effetti benevoli dei nostri infusi. Uno dei segreti, spesso sottovalutato, è quello di come andremo a consumare le nostre tisane depurative, berle di fretta,magari in piedi o mentre si è impegnati in altre attività non farà altro che indebolire i nostri risultati nel cercare di eliminare le tossine presenti nel nostro corpo.

Tipologie e metodi di preparazione delle tisane depurative.

Ma quante sono le tisane depurative? Potremmo rispondere tante. Innanzitutto va specificato che in base al metodo estrattivo possiamo distinguerne ben tre tipologie:

Infuso: vengono impiegate le parti più delicate, “morbide” per intenderci, come ad esempio i fiori e le foglie della pianta. Vengono lasciate in acqua calda o bollente con il coperchio della tazza o del contenitore chiuso e successivamente filtrate, oppure si può adoperare anche un comodo infusore. Il tempo di permanenza in acqua può variare da cinque a quindici minuti circa, in base anche a quante tipologie di erbe sono presenti.

Decotto: in questo caso andranno ad essere utilizzate quelle parti di pianta più “dure”, quali radici o semi. Vanno messe in un pentolino con dell’acqua e portate ad ebollizione per un periodo massimo di quindici minuti circa. Successivamente andremo a filtrare il nostro preparato

Macerato: si utilizza questa tecnica in quanto ci sono delle erbe delicate le quali potrebbero essere danneggiate dal calore. Si lasciano in ammollo in acqua fredda per diverse ore (8-10) e successivamente si filtra il contenuto. Durante il periodo di ammollo è importante andare ad agitare periodicamente.

In questa sezione andremo a trattare alcune delle piante impiegate maggiormente nell’espulsione delle tossine dal nostro corpo.

Bardana (arctium): Una pianta che possiede un’azione antibiotica e di stimolo epato-biliare che la rendono indicata per disintossicarsi.

Borragine (Borago officinalis): Una pianta che trova largo uso per risolvere problemi ed arrossamenti della pelle, ma che ha anche le caratteristiche per purificare sangue e fegato.

Tarassaco (Taraxacum officinale): Le radici e le foglie di questa pianta vengono impiegate per la “pulizia” delle tossine del nostro corpo oltre che a problemi della pelle.

Cardo Mariano (Silybum marianum): I semi di questa pianta hanno il merito di avere un’azione di difesa del fegato e proprio per questo sono indicati nella preparazione delle tisane depurative.

“L’erbario delle tisane depurative” - (A)

Iniziamo il viaggio attraverso la grande varietà di piante con il nostro “Erbario delle tisane depurative”, grazie al quale andremo ad avere un vero e proprio database utile e veloce da consultare per fini puramente informativi.

Alfalfa (Medicago sativa): Usata in medicina per oltre 1.500 anni, i Cinesi in passato la impiegavano per problemi digestivi e per stimolare l’appetito, mentre gli antichi indiani per trattamento di ulcere, problemi di artriti e urinari. Di questa pianta vengono utilizzate le foglie molto ricche di proteine, calcio e diversi gruppi di vitamine (A, B, C, D, E, K).

Alloro (Laurus nobilis): Le foglie di questa pianta venivano utilizzate per cucinare fin dai tempi degli antichi Greci, nella Cristianità simbolizza la resurrezione di Cristo oltre che il trionfo dell’umanità. I suoi molteplici utilizzi fanno si che si possono impiegare le foglie per fare saponi, aromatizzare alcuni tipi di vini o utilizzare la pianta stessa a semplici fini ornamentali. In campo erboristico gli infusi servono per alleviare problemi di cattiva digestione, raffreddore, influenza mentre per uso esterno si possono fare pediluvi in caso di eccessiva sudorazione dei piedi

Aloe (Aloe Vera): Pianta nativa dei Paesi dell’ Africa e dell’Est, predilige climi caldi per un’ottima crescita. Le foglie producono un gel (gel di aloe vera) il quale presenta diverse caratteristiche, emolienti per pelli scottate o alterazioni cutanee, disinfettanti per quanto concerne ferite esterne nonché viene utilizzato anche per disordini di stomaco, insonnia e tanti altri disturbi.

Aneto (Anethum graveolens): Tracce di questa pianta sono state ritrovate nella tomba di Amenothep II oltre che negli insediamenti degli antichi romani nelle zone della Gran Bretagna. I suoi impieghi sono diversi e vanno dall’efficacia che la pianta presenta per problematiche di aerofagia, inappetenza, ritenzione idrica e addirittura per la cura delle emorroidi.

Angelica (Angelica archangelica): La leggenda narra di un angelo che compariva in sogno e rivelava di come i poteri della pianta fossero utili per curare le piaghe della peste. In Cina il suo uso risale a centinaia di anni fa e i primi utilizzi si riferiscono alla cura di problemi femminili, quali mestruazioni anormali e menopausa. Di questa pianta vengono utilizzate le radici e le sue caratteristiche anti-infiammatorie la rendono utile anche per il trattamento di problemi cutanei.

Anice (Pimpinella anisum): Pianta nativa delle regioni mediterranee e del sud-est asiatico. Pianta utilizzata in vari campi che spaziano dalla cucina fino ad arrivare all’aromatizzazione di molti liquori. In campo erboristico, proprio grazie alla caratteristica antiparassitaria delle foglie, può essere utilizzata per trattare problemi digestivi, alleviare mal di denti fino ad arrivare a trovare il suo impiego nel campo dell’aroma-terapia.

Artichoke (Cynara scolymus L.): Molto popolare nella cucina dei Greci e dei Romani, continuò ad essere usata anche nel periodo Medievale fino ad essere una pianta comune negli orti dell’America coloniale. Si credeva inoltre fosse uno stimolante sessuale ma una delle sue qualità primarie era quella di essere un valido rimedio in caso di eccessiva ritenzione idrica. Recentemente questa pianta è tornata al centro dell’attenzione in quanto sembra che l’olio estratto dai suoi semi possa essere utilizzato per la produzione di biodisel.

Asparago (Asparagus officinalis): Nativa dell’Europa, del Nord America e della parte Ovest dell’Asia fin dalle epoche passate, proprio grazie al suo sapore delicato e alle proprietà diuretiche, venne usato come medicinale. Risultano ricette addirittura del periodo degli egizi e dei romani. Attualmente oltre all’uso culinario con svariate ricette vengono preparati degli infusi per le persone che presentano alcune problematiche di asma e artrite reumatoide.

Avena (Avena sativa): Potremmo dilungarci molto sulla storia e le caratteristiche di questa pianta ma focalizzandoci sugli svariati impieghi che essa trova in campo erboristico come ingrediente di molte tisane depurative possiamo dire che gli utilizzi vanno dalla preparazione di impacchi, alle lozioni rinfrescanti, a infusi per disturbi digestivi, ai casi nei quali vi è una scarsa secrezione di latte, fino a sfociare nel campo dell’estetica dove si preparano maschere per pelli arrossate o infiammate.

Tisane depurative "VS" Tè

L’infusione è sicuramente il metodo più comune riguardo la preparazione delle tisane depurative e proprio per questo le similitudini nei confronti della bevanda “cugina” fanno si che per molti non vi sia diversità tra di loro. Ci sono però delle differenze da tenere in considerazione e per curiosità le andremo ad osservare. Nel Tè le foglie provengono dalla Camillia Sinensis mentre nelle tisane il contenuto è sicuramente più “ricco” in quanto troviamo, a seconda della loro composizione, foglie, radici, semi, fiori e frutti. Un altro aspetto che distingue le due bevande è dato dal contenuto di caffeina (o teina) presente nel Tè anche se molte ricerche hanno quantificato il contenuto di caffeina equivalente a 1/3 di quello presente nel caffè, sostanza assente invece nelle tisane depurative. Si possono trovare in commercio anche i Tè decaffeinati, i quali proprio per questa particolarità subiscono un processo di decaffeinizzazione ma questa lavorazione presenta spesso un problema secondo alcuni, ovvero quello di portare via insieme alla caffeina anche il sapore e il gusto. Molti Tè vengono decaffeinati comunque in maniera naturale, con un processo definito “CO2 Process”, il quale ha anche lo scopo di riuscire a preservare l’aroma naturale delle foglie oltre che delle varie proprietà medicinali che esso presenta.
Abbiamo detto che potrebbero bastare solo dieci o quindici minuti per poterci gustare la nostra tazza, sia essa Tè o tisana, ma nel caso di quest'ultima potrebbe essere una buona idea quella di aumentare il tempo di preparazione, come? Per aumentare il rilascio di maggiori proprietà medicinali delle nostre erbe possiamo adottare la tecniche dell’ “infusione solare” e dell’ “infusione lunare”. Nella prima possiamo mettere i nostri ingredienti, siano essi freschi che essiccati, in un contenitore di vetro pieno d’acqua e metterlo in un luogo caldo per diverse ore, una finestra soleggiata potrebbe essere un’ottima posizione. L’infusione lunare va fatta con un procedimento similare, ma ovviamente di notte. Anche in questo caso va utilizzato un contenitore di vetro pieno d’acqua fresca con i nostri ingredienti, e senza coprirlo lo posizioniamo direttamente sotto la luce della luna ed è proprio per questo motivo che è bene effettuare questa operazioni nelle notti di luna piena. Sicuramente la preparazione delle tisane depurative rispetto al Tè possono "spaventare" i più, ma gli effetti benevoli ne ripagano i piccoli “sacrifici” di attesa e di tempo.